19 Aprile 2025

ASSOCIAZIONE RADICALE Maurizio Provenza SPES CONTRA SPEM Non violenti, Transnazionali e Transpartiti

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LETTERA APERTA AL PRESIDENTE VINCENZO DE LUCA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE GENNARO OLIVIERO

Al Presidente della Giunta Regionale On. Vincenzo De Luca

Al Presidente del Consiglio Regionale On. Gennaro Oliviero

e.p.c.

Al Presidente della Commissione Bilancio On. Francesco Picarone

Al Presidente della Commissione Sanità On. Vincenzo Alaia

Al Proponente PDL campana sul fine vita On. Luigi Abbate

Agli O.li Presidenti dei gruppi del Consiglio Regionale

SALERNO, CONVOCATA CONFERENZA STAMPA QUESTO POMERIGGIO DI VENERDÌ SANTO ALLE 17:30 AL TAVOLO DI C.so GARIBALDI, ANGOLO VIA VELIA (davanti negozio Brancaccio ingresso Rotonda). LA BATTAGLIA DEI RADICALI: DONATO SALZANO, SEGRETARIO DELL’ASSOCIAZIONE RADICALE MAURIZIO PROVENZA, IN SCIOPERO DELLA FAME DALLA PASSATA MEZZANOTTE DI QUESTO VENERDÌ SANTO PER LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SUL FINE VITA DI “LIBERI SUBITO” ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI.

Digiunare è un precetto cristiano. Come diceva il prete di San Benedetto al Porto Don Andrea Gallo: “Chi ne dà corpo prega due volte”.
C’è chi digiuna durante la festa di precetto perché è credente, chi invece ateo devoto continua a magnare e abbuffarsi anche durante questo Giubileo della Speranza e a magnificare di piazze lastricate pagate con le indulgenze delle prostitute.

Ma perché rinviare in Commissione Bilancio per deliberare il necessario atto non dovuto a favore di una legge, urgente e urgentissima, che non necessita per sua natura di oneri aggiuntivi al bilancio regionale, né comporta per esso minori entrate. Oramai sono passate circa tre settimane (a oggi 24 giorni, dopo oltre un anno inutile di sequestro in Commissione Sanità, senza nominare neanche un relatore) da quando il 25 marzo scorso, il Presidente Oliviero davanti ai suoi colleghi del Consiglio Regionale già pronti all’aula “Giancarlo Siani” ad approvare la legge, trasversalmente ai partiti e agli schieramenti, la rinvia in forma urgente per adempimenti procedurali alla Commissione Bilancio a prima data utile.
Perché non si da seguito alla procedura statutaria e regolamentare?
Ma perché violare la vostra e nostra legittimità… la democrazia è soltanto reale (come il socialismo era nei Paesi di socialismo reale) oppure sostanziale?
Ma perché, quali renitenti allo stato di diritto, in modo patente contro lo Statuto, la legge e la Costituzione, violare le leggi che voi stessi vi siete dati, perché?

Per queste ragioni “ad extrema ratio”, a partire dalla passata mezzanotte di questo venerdì santo di passione della imminente Pasqua di Resurrezione, vi trasferirò attraverso il mio dare corpo, la forza e l’amore per la verità, la nonviolenza, quella gandhiana, quella da sempre declinata negli anni da Marco Pannella e dai Radicali, quella che abbiamo sempre ascoltato e conosciuto sulle onde della nostra Università Popolare che è ed era Radio Radicale. Alla prepotenza degli impotenti ci giochiamo la lotta del possibile contro il probabile, alla protesta preferiamo la proposta. Con questo digiuno di dialogo che con giubilo vado ad iniziare e che poi continuerà nella forma del Satyāgraha, nei modi della staffetta di chi vorrà aderire tra compagne e compagni, elettrici ed elettori, scambiandosi cosi quotidianamente e vicendevolmente il testimone fino alla convocazione “ad horas” del Consiglio Regionale dal carattere “urgente e straordinario”, improcrastinabile per il rientro nella legalità statutaria e regolamentare, per scongiurare quella strage del diritto e dei diritti che poi, come sosteneva Marco Pannella è strage di popolo e di popoli.

Il Servizio Sanitario in quasi tutte le Regioni non garantisce procedure e tempi certi. Quindi diventa importante e urgente stabilire con normativa regionale i termini amministrativamente perentori e celeri per le risposte delle ASL alle richieste dei malati che si trovino nelle condizioni previste dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Antoniani.
Necessario precisare ancora una volta, però, sgomberare il campo, come ha già fatto il Consiglio Regionale Campano, da equivoci e strumentalizzazioni, ma soprattutto da mistificazioni: bene chiarire che questa legge non c’entra assolutamente nulla con l’eutanasia, né vuole stabilire un principio di diritto sul fine vita medicalmente assistito, peraltro già stabilito dalla richiamata sentenza della Corte Costituzionale che obbliga al Parlamento e non ai Consigli Regionali di legiferare. Ma piuttosto vuole stabilire in ambito amministrativo, con apposita legge regionale, questo si di competenza delle Regioni, la costituzione delle commissioni bio-etiche e di quelle medico-scientifiche, dei tempi certi e celeri da parte della pubblica amministrazione alle richieste urgenti, a volte urgentissime dei malati.

La questione non è di carattere etico o morale, né tantomeno politico, ma assolutamente di natura sociale.
I malati, nel silenzio quasi generale, rassegnati nel proprio intimo familiare, non possono più aspettare gli irragionevoli, lunghissimi tempi di questa politica, nelle più atroci e indicibili sofferenze. Sia la scelta di chi non crede o di chi è credente in altro, ma soprattutto di chi è credente va rispettata, quella volontà dello spirito di ritornare alla “Casa del Padre”, che non può tollerare più accanimento sul corpo martoriato. I Consiglieri Regionali hanno aperto la propria mente e il cuore alla cristiana pietas, tanto da superare tutte le implicazioni di coscienza, così da non condizionare più il voto da ipocrite e farisaiche libertà di coscienza, o peggio da impositori di coscienze travestiti da medici ippocratici e deontologicamente corretti. Ciò ha lasciato quindi spazio ai Consiglieri Regionali di annunciare e liberare un voto finale in scienza e coscienza, subordinato però al parere procedurale (non dovuto) della Commissione Bilancio, ma forse anche nel senso dell’indirizzo politico tracciato dal Presidente Vincenzo De Luca di una via campana alla legge sul fine vita, che sappia senza ritornare più in Commissione, ma in aula coniugare e aggiungere anche l’altra opzione di cure palliative, che possano lenire le sofferenze dei malati, lasciando loro, però, la possibilità di accedere alla morte volontaria medicalmente assistita, se nelle condizioni di ottenerla previste dalla sentenza della Corte Costituzionale Dj Fabo/Marco Cappato.

“LASCIATEMI ANDARE ALLA CASA DEL PADRE!”. Queste furono le ultime parole perentorie che pronunciò il Papa Santo. Il 2 Aprile 2005, San Giovanni Paolo II, sul letto di morte rivolto ai suoi medici, invitandoli a non accanirsi più sul suo corpo già martoriato, pronunciò lucido, con una voce flebile, ma ferma, nella sua lingua madre, il polacco.

DAL CORPO DEI MALATI AL CUORE ❤️ DELLA POLITICA!
A subito la Pasqua di Resurrezione!

SPES NON CONFUNDIT!

Donato Salzano
segretario associazione radicale Maurizio Provenza

P.s. a tutte le donne e gli uomini di buona volontà che vogliano aderire al digiuno a staffetta possono scrivermi ad associazionemaurizioprovenza@gmail.com
indicando: nome e cognome, città, giorni di digiuno e periodo (da mezzanotte a mezzanotte)

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