C’è voglia di cambiamento ma bisogna risvegliare le coscienze dei salernitani
Se il centrodestra, infatti, è ormai stabilmente al governo della nazione da un anno, restano ancora
saldamente nelle mani del centrosinistra le istituzioni locali, dal Comune, alla Provincia, alla Regione.
All’orizzonte ci saranno ben tre sfide elettorali, a cominciare dal nuovo turno di elezioni provinciali fino al
2025 con le elezioni comunali a Salerno che punteranno a rappresentare, certamente, la prova del 9 del
rafforzamento territoriale auspicato e messo in atto dalla coalizione di centrodestra. Compagine politica,
quest’ultima, che proprio sul fronte locale non potrà prescindere da un rinnovato impegno di quelle forze
civiche che, pur non avendo una precisa connotazione partitica, si pongono in chiave radicalmente alternativa rispetto alla governance di centrosinistra che guida la città dal 1993. “C’ è molto movimento in
città, movimento di idee, movimento di persone che vogliono organizzarsi per dare un contributo alla
costruzione di un dibattito vero sul futuro prossimo della nostra Salerno – ha commentato Rosario Peduto, storico militante della destra salernitana, membro fondatore di Tradizione Futuro – L’ anestetizzazione dell’opinione pubblica, assopita da circa 30 anni, sembra aver finito i suoi effetti e riemerge finalmente la voglia, da parte di tanti, di riprendere a discutere e costruire insieme un orizzonte comune. Vero è che, per dare compiutezza e risvolto efficace a questa positiva ansia di impegno per il cambiamento, bisogna da subito evitare due errori: il primo è quello di non trovare un momento di sintesi alle tante voci; Il secondo errore, invece, potrebbe essere quello di non individuare subito, in questo positivo magma di “sollevazione”, una figura che possa iniziare a camminare attraverso il supporto di tutti”.