Rotondi rifonda la Democrazia Cristiana con l’obiettivo di recuperare i delusi
Da Salerno arrivano le prime adesioni
di Mirko Cantarella
Tempo di Provinciali anche in Campania; questo è un appuntamento che aprirà la strada alle amministrative e alle elezioni europee del prossimo anno. In un contesto politico regionale dove i partiti di sinistra sono in continuo contrasto, dove il terzo polo è rimasto utopia e dove anche il centrodestra fa davvero fatica a trovare una sintesi unitaria, si inserisce la novità centrista della DC di Gianfranco Rotondi. Il deputato leader di “Verde è popolare”, ha deciso di riorganizzare le fila del partito che richiama nel nome quello che ha fatto la storia d’Italia della prima Repubblica. Nella convention di Saint Vincent di fine ottobre scorso, dove sono intervenuti anche Lorenzo Cesa ed Ettore Rosato, c’è stato anche il benestare del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che nel suo intervento ha sottolineato: “Consolidare la democrazia dell’alternanza e accompagnare finalmente l’Italia, con la riforma costituzionale che questo Governo intende portare avanti, nella Terza Repubblica”. Dopo la convention si è messa in moto l’organizzazione della campagna tesseramento che è partita ufficialmente il primo dicembre proprio dalla Campania e più specificamente da Caserta ed Avellino. L’intenzione di base è quella di recuperare i delusi dell’area di centrodestra e più in particolare coloro che non si ritrovano nel cosiddetto “spirito estremista” di FdI e di coloro che non si riconoscono più in FI da quando è rimasto orfano del suo leader e fondatore Silvio Berlusconi. La volontà è anche quella di creare un gruppo cerniera, progressista, riformista e green che riesca a tenere equilibrata, compatta e coesa l’area di centrodestra come ha già dichiarato il coordinatore nazionale dei circoli “Verde è popolare” Gianpiero Pilla. È dunque giunto il momento di aggregare e di non disperdere quel patrimonio costituito dagli ideali fondanti della democrazia italiana, in cui la persona umana, i suoi bisogni e la sua dignità sono posti al centro del proprio agire politico.